La nuova normativa europea NIS2: cosa cambia per la sicurezza informatica in Italia

normativa nis2

Dal 16 ottobre 2024 è entrato in vigore il decreto NIS (Network and Information Security), che ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza informatica di aziende e pubbliche amministrazioni in tutta Europa.  Scopriamo insieme quali sono le principali novità, chi è coinvolto e quali obblighi ne derivano per le aziende italiane. Obiettivi e nuovi obblighi della normativa La normativa NIS ha un obiettivo chiaro: elevare gli standard di sicurezza informatica, promuovendo una cooperazione efficace tra gli Stati membri e assicurando che le infrastrutture digitali siano pronte ad affrontare minacce sempre più sofisticate.  Rispetto al passato, la nuova versione amplia il campo d’azione, includendo un numero maggiore di settori e categorie di aziende considerate essenziali o strategiche. Ora, le imprese e le amministrazioni coinvolte devono adottare misure di sicurezza che coprano tutte le dimensioni della cyber security: riservatezza, integrità e disponibilità dei dati.  Inoltre, la normativa introduce un sistema di notifica più tempestivo per segnalare eventuali incidenti, così da favorire una risposta rapida e coordinata.  Un elemento di novità è anche la divulgazione coordinata delle vulnerabilità, che permette di affrontare in modo condiviso le minacce emergenti. Ambiti di applicazione e obblighi per le aziende La nuova normativa NIS amplia il suo raggio d’azione. comprendendo ora 18 settori totali rispetto agli 8 precedenti e distinguendo tra settori altamente critici e critici, ampliando notevolmente il suo campo d’azione: Settori altamente critici (già presenti e aggiornati): energia, trasporti, settore bancario, infrastrutture dei mercati finanziari, settore sanitario, acqua potabile, acque reflue, infrastrutture digitali. Nuovi settori altamente critici: spazio, gestione dei servizi TIC (b2b), gestione dei rifiuti Nuovi settori critici: servizi postali e di corriere, fabbricazione, produzione e distribuzione di sostanze chimiche, produzione alimentare, fabbricazione industriale, fornitori di servizi digitali, ricerca. Questo ampliamento rispecchia la necessità di garantire una sicurezza informatica più estesa, coprendo oltre 80 tipologie di soggetti pubblici e privati. Quali sono i tempi da rispettare per essere conformi? A partire dal 1° dicembre 2024, tutti i soggetti coinvolti devono registrarsi sul portale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che funge da autorità di riferimento per l’applicazione della normativa. Questa fase di registrazione è solo il primo passo di un percorso di rafforzamento della sicurezza che continuerà nei mesi successivi. Gli obblighi relativi alla notifica degli incidenti e all’adozione di misure di sicurezza saranno introdotti gradualmente e definiti attraverso le decisioni del Direttore Generale di ACN, sulla base delle consultazioni settoriali. Le disposizioni complete sono attese entro il primo quadrimestre del 2025. Sarà previsto inoltre un periodo di implementazione differenziato: le aziende avranno 9 mesi per adeguarsi agli obblighi di notifica e 18 mesi per adottare le misure di sicurezza, a partire dalla data in cui sarà consolidato l’elenco dei soggetti NIS, fissata per aprile 2025. Da quel momento, prenderà il via un percorso coordinato per rafforzare la sicurezza informatica a livello nazionale. Gestione del rischio e responsabilità aziendale La gestione del rischio è uno degli elementi centrali della nuova normativa, che punta all’adozione di un approccio proattivo: non solo protezione delle reti, ma anche capacità di reagire rapidamente in caso di crisi. Un altro aspetto fondamentale è la responsabilità aziendale, che diventa ancora più stringente. Le imprese devono rispettare obblighi di comunicazione chiari e adottare misure di sicurezza per l’intera catena di fornitura.  Il mancato rispetto delle norme può comportare sanzioni significative, mentre la supervisione dell’ACN garantisce un monitoraggio costante per verificare la conformità. La tua azienda rientra tra i soggetti coinvolti?  Contattaci per una consulenza gratuita e scopri come possiamo supportarti ad essere conforme alla normativa.    Alessio

Così l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la cyber security

Così l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la cyber security

Così l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la cyber security Come l’IA rivoluziona la cyber security L’intelligenza artificiale ha trasformato profondamente la sicurezza informatica, a partire dal tipo di approccio: si è passati da un approccio reattivo a uno proattivo, capace di anticipare le minacce prima che possano causare danni.  Grazie agli algoritmi di machine learning e deep learning, le nuove tecnologie possono analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, individuando modelli sospetti e comportamenti anomali che potrebbero preannunciare un attacco. Una delle caratteristiche più rilevanti dell’IA è la capacità di adattarsi e migliorare continuamente. Diversamente dai sistemi tradizionali, che si basano su regole predefinite, le soluzioni intelligenti imparano dai dati raccolti, affinando costantemente la loro capacità di riconoscere minacce emergenti.  Grazie agli algoritmi di Machine Learning (ML), l’IA può individuare minacce già conosciute e riconoscere nuovi vettori di attacco sofisticati che i sistemi tradizionali, basati su regole fisse, potrebbero non rilevare. Inoltre, l’analisi comportamentale gioca un ruolo fondamentale: questi sistemi sono in grado di costruire un profilo del traffico di rete segnalando automaticamente qualsiasi deviazione, rendendo possibile l’individuazione di attacchi sempre più sofisticati e in continua evoluzione. I vantaggi e le sfide dell’IA nella Cyber Security L’IA offre notevoli vantaggi ma anche alcune sfide. Analizziamo i principali benefici e ostacoli che questa tecnologia comporta: Analisi rapida dei dati: la capacità di elaborare grandi quantità di informazioni in frazioni di secondo offre un notevole vantaggio competitivo nella gestione delle minacce. I sistemi intelligenti possono monitorare costantemente una rete, individuando comportamenti anomali che potrebbero sfuggire all’analisi umana, riducendo così i tempi di risposta agli incidenti e limitando i danni. Automazione delle risposte: le tecnologie avanzate possono attivare protocolli di sicurezza in modo autonomo, bloccando o isolando una minaccia senza bisogno di intervento umano immediato. Questo riduce il margine di errore e velocizza la risoluzione degli incidenti. Gestione dei falsi positivi: uno dei principali ostacoli è rappresentato dai falsi positivi. Algoritmi eccessivamente sensibili possono segnalare come minacce attività che sono, in realtà, innocue, generando allarmi inutili e aumentando i costi operativi. Sicurezza dei sistemi AI: la protezione delle tecnologie intelligenti è fondamentale. Se compromessi, questi sistemi possono diventare bersagli per attacchi sofisticati, influenzando i dati di addestramento o le decisioni prese dagli algoritmi. Come bilanciare l’innovazione con la gestione del rischio Integrare l’intelligenza artificiale nella cyber security porta con sè enormi potenzialità, ma richiede anche un approccio equilibrato che consideri i rischi associati. Risulta quindi imprescindibile una pianificazione accurata e una valutazione costante delle vulnerabilità.  Ad esempio, le simulazioni di scenari di attacco sono un metodo efficace per testare la capacità di risposta del sistema senza mettere in pericolo la rete aziendale. Un altro aspetto cruciale è la formazione continua del personale.  Gli esperti di cyber security devono essere in grado di interpretare correttamente i dati forniti dall’AI e di prendere decisioni strategiche basate sulle informazioni ottenute. Questo richiede un investimento in programmi di formazione e aggiornamento, per garantire che il team di sicurezza sia sempre pronto ad affrontare le minacce emergenti. Gli specialisti devono poter contare su strumenti di IA configurati per adattarsi ai cambiamenti nelle strategie aziendali, senza causare ritardi operativi o blocchi imprevisti. Solo con un approccio coordinato che considera le esigenze operative dell’azienda e i rischi potenziali è possibile sfruttare appieno le capacità dell’intelligenza artificiale, ottenendo una protezione efficace senza compromettere l’efficienza aziendale. In conclusione l’intelligenza artificiale sta ridefinendo la cyber security, offrendo strumenti innovativi per affrontare le minacce informatiche in modo più efficace e tempestivo. Sicuramente nei prossimi anni vedremo algoritmi di IA sempre più avanzati e senza precedenti. Al contempo, la collaborazione tra enti pubblici e privati diventerà cruciale per affrontare le sfide di sicurezza informatica a livello globale: condividere le informazioni sulle minacce e sviluppare standard di sicurezza unificati sarà fondamentale per costruire una difesa collettiva efficace. Ti piacerebbe scoprire cosa si può fare oggi con l’intelligenza artificiale? Contattaci e richiedi una demo gratuita con i nostri esperti.     Roberto CamerinesiRicercatore appassionato di sicurezza informatica. Certificato eCCPT, eNDP, Sophos. Sviluppatore ed hacker etico, con la missione di estendere la CyberSecurity ovunque. Ideatore del progetto LECS.

Caso di successo: Simar potenzia la sua sicurezza informatica con LECS

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LECS Enterprise 2.0 fornisce una protezione completa e senza interruzioni.   Simar Srl è un’azienda leader con esperienza trentennale in serramenti in PVC che unisce maestria artigianale e tecnologie.   Qual era il problema riscontrato? L’Azienda, come si può immaginare, tratta dati sensibili dei suoi clienti e si è trovata a dover gestire situazioni in cui l’esposizione degli stessi avrebbe provocato rischi sia dal punto di vista finanziario che reputazionale. Simar era, dunque, alla ricerca di una soluzione in grado di semplificare il processo di analisi e di difesa da eventuali minacce esterne. In che modo LECS ha contribuito a dare una soluzione? La soluzione offerta da Lecs è stata quella di proteggere i dati sensibili con strumenti che potessero non soltanto classificare ma anche anonimizzare gli elementi sensibili specifici, all’interno di ciascun dato. Il prodotto che calzava perfettamente con le esigenze di Simar è stato il Lecs Enterprise 2.0, un device versatile e con più potenza. Installabile all’interno del proprio armadio Rack o ambienti OT. Lecs enteprise 2.0, nello specifico è composto da un motore di detection, il quale analizza il traffico, i movimenti interni e tutto ciò che arriva dall’esterno. Una volta rilevata un’anomalia, la classifica in base all’impatto sulla rete. Nel caso in cui la minaccia sia pericolosa per i dati presenti nel sistema analizzato, LECS interviene progressivamente neutralizzando la minaccia, tramite una particolare procedura, brevettata. In questo modo, il rischio è diminuito garantendo, inoltre, sicurezza per la privacy dei clienti, seguendo gli standard alle normative europee e internazionali sul trattamento dati. I risultati raggiunti e i benefici ottenuti Come ci racconta lo stesso Samuel Marra, Responsabile dell’Area ICT di Simar: Grazie al profondo livello di analisi/difesa, all’estremo dettaglio e agli ottimi e intuitivi grafici, siamo riusciti a potenziare la nostra infrastruttura in ambito cyber security. Il sistema di alerting, che all’inizio può sembrare invasivo, in realtà è utilissimo ed è lo specchio di un sistema efficiente che spinge l’area ICT ad effettuare costante analisi e di conseguenza a proteggersi in modo ancora più importante. LECS è un grande prodotto per le aziende delle nostre dimensioni. Analizziamo insieme la tua sfida. Prenota una DEMO gratuita. Contattaci       Alessio

GDPR: come garantire la conformità normativa e la sicurezza dei dati della tua azienda.

gdpr compliance

Le normative internazionali, come il GDPR (General Data Protection Regulation) e gli standard ISO (International Organization for Standardization), sono diventate una parte essenziale del panorama della sicurezza informatica.  Garantire la conformità a queste normative non solo migliora la sicurezza generale dei dati, ma è anche fondamentale per evitare pesanti sanzioni e mantenere la fiducia dei clienti. Ma come si può garantire che l’infrastruttura della tua azienda sia sicura e conforme a queste normative?  L’Importanza della conformità normativa per la sicurezza informatica Con l’aumento degli attacchi informatici e delle violazioni dei dati, molte organizzazioni sono obbligate a migliorare i propri sistemi di sicurezza. Tuttavia, oltre all’adozione di tecnologie avanzate, la conformità normativa è diventata un requisito fondamentale. Normative come il GDPR in Europa, il CCPA (California Consumer Privacy Act) negli Stati Uniti e gli standard ISO per la sicurezza informatica (ad esempio, ISO/IEC 27001) sono progettati per garantire che le aziende adottino misure di protezione appropriate per i dati personali e sensibili. Il GDPR, entrato in vigore nel maggio 2018, impone alle aziende che operano in Europa, o che trattano dati personali di cittadini europei, di adottare misure rigorose per proteggere le informazioni sensibili e garantire i diritti degli utenti. La mancata conformità al GDPR può comportare sanzioni fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuo globale dell’azienda, a seconda di quale sia maggiore. Questo dimostra quanto sia cruciale per le imprese garantire la sicurezza dei dati per evitare conseguenze legali e finanziarie. Inoltre, essere conformi implica non solo la protezione contro gli attacchi esterni, ma anche la gestione dei dati interni, la governance e la trasparenza nella raccolta, conservazione e utilizzo delle informazioni personali. ISO 27001: lo standard per la gestione della sicurezza delle informazioni Lo standard ISO/IEC 27001 stabilisce i requisiti per un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS). Questo standard internazionale fornisce alle organizzazioni una struttura solida per identificare, gestire e ridurre i rischi relativi alla sicurezza delle informazioni. Aderire a ISO 27001 è particolarmente utile per le aziende che desiderano dimostrare il proprio impegno verso la protezione dei dati e la gestione responsabile delle informazioni. Protezione avanzata dei dati: ciò include la crittografia, l’anonimizzazione e il controllo degli accessi. Riduzione del rischio di sanzioni: consente all’azienda di operare in un ambiente più sicuro dal punto di vista legale. Maggiore fiducia da parte dei clienti: quando i clienti sanno che un’azienda protegge i loro dati e rispetta le normative vigenti, la fiducia nei confronti dell’organizzazione aumenta, portando a un miglioramento della reputazione e della fidelizzazione. Vantaggio competitivo: dimostrare la conformità alle normative può offrire un vantaggio competitivo, distinguendo l’azienda dai concorrenti. Implementare in azienda soluzioni conformi alla normativa può risultare un compito molto complesso, ma con il supporto di tecnologie brevettate è possibile essere delle realtà compliance al 100%. Per questo è stata progettata LECS (Logical Endpoint Cyber Security): per proteggere i dati aziendali, garantendo la conformità alle normative internazionali.  L’architettura di LECS, basata su tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning, consente alle aziende di monitorare continuamente l’infrastruttura IT e di rispondere proattivamente alle minacce in tempo reale. Ma come può LECS aiutare specificamente le aziende a rispettare le normative in materia di protezione dei dati? Protezione della riservatezza dei dati e monitoraggio continuo Una delle principali aree di conformità normativa è la protezione della riservatezza dei dati. LECS utilizza tecnologie di crittografia avanzata per garantire che i dati sensibili siano sempre protetti. La crittografia end-to-end garantisce che solo gli utenti autorizzati possano accedere alle informazioni, riducendo il rischio di accessi non autorizzati e violazioni dei dati.  Un altro requisito critico imposto dalle normative, in particolare dalla ISO 27001, è il monitoraggio continuo delle infrastrutture IT per rilevare e prevenire eventuali violazioni o incidenti di sicurezza. LECS, grazie alla sua architettura basata sull’intelligenza artificiale, monitora costantemente tutte le attività di rete e identifica comportamenti sospetti in tempo reale. Questo monitoraggio proattivo consente di prevenire violazioni dei dati prima che possano causare danni significativi. In caso di minacce rilevate, LECS interviene immediatamente con azioni automatiche di risposta. Integrità dei dati e prevenzione della perdita di informazioni LECS offre inoltre funzionalità avanzate di backup e ripristino. Le aziende sono tenute a mantenere copie sicure dei dati e a testare regolarmente le procedure di ripristino per garantire che le informazioni possano essere recuperate rapidamente in caso di perdita o violazione. LECS esegue backup regolari e automatici dei dati critici, permettendo alle aziende di ripristinare le informazioni in modo rapido ed efficiente, un aspetto cruciale per la conformità sia al GDPR che agli standard ISO. Audit e reportistica per la conformità normativa Oltre a proteggere i dati, le aziende devono essere in grado di dimostrare la propria conformità durante gli audit interni ed esterni. LECS fornisce strumenti di reportistica avanzata, permettendo alle aziende di generare report dettagliati sulle attività di sicurezza, sui tentativi di accesso e sugli incidenti rilevati. Questi report sono essenziali per dimostrare la conformità alle autorità di regolamentazione e per rispondere prontamente alle richieste di audit. La conformità normativa non è solo una questione legale, ma è un pilastro essenziale della sicurezza informatica. Normative come il GDPR e gli standard ISO/IEC 27001 impongono alle aziende di adottare misure rigorose per proteggere i dati sensibili e garantire la sicurezza delle informazioni. LECS rappresenta una soluzione completa che consente alle aziende di rispettare queste normative, proteggendo al contempo i loro dati in modo efficace. Dalla crittografia avanzata al monitoraggio continuo, dalla gestione degli incidenti alla reportistica, LECS aiuta le organizzazioni a migliorare la loro sicurezza e a dimostrare la loro conformità in ogni fase del processo. Per ulteriori informazioni su come LECS può aiutare la tua azienda a implementare una strategia di conformità normativa solida e sicura, approfondisci tutte le tecnologie LECS e richiedi la tua demo.   Alessio

2025 – La nuova normativa europea NIS2: cosa cambia per la sicurezza informatica in Italia

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Dal 16 ottobre 2024 è entrato in vigore il decreto NIS (Network and Information Security), che ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza informatica di aziende e pubbliche amministrazioni in tutta Europa.  Scopriamo insieme quali sono le principali novità, chi è coinvolto e quali obblighi ne derivano per le aziende italiane. Obiettivi e nuovi obblighi della normativa La normativa NIS ha un obiettivo chiaro: elevare gli standard di sicurezza informatica, promuovendo una cooperazione efficace tra gli Stati membri e assicurando che le infrastrutture digitali siano pronte ad affrontare minacce sempre più sofisticate.  Rispetto al passato, la nuova versione amplia il campo d’azione, includendo un numero maggiore di settori e categorie di aziende considerate essenziali o strategiche. Ora, le imprese e le amministrazioni coinvolte devono adottare misure di sicurezza che coprano tutte le dimensioni della cyber security: riservatezza, integrità e disponibilità dei dati.  Inoltre, la normativa introduce un sistema di notifica più tempestivo per segnalare eventuali incidenti, così da favorire una risposta rapida e coordinata.  Un elemento di novità è anche la divulgazione coordinata delle vulnerabilità, che permette di affrontare in modo condiviso le minacce emergenti. Ambiti di applicazione e obblighi per le aziende La nuova normativa NIS amplia il suo raggio d’azione. comprendendo ora 18 settori totali rispetto agli 8 precedenti e distinguendo tra settori altamente critici e critici, ampliando notevolmente il suo campo d’azione: Settori altamente critici (già presenti e aggiornati): energia, trasporti, settore bancario, infrastrutture dei mercati finanziari, settore sanitario, acqua potabile, acque reflue, infrastrutture digitali. Nuovi settori altamente critici: spazio, gestione dei servizi TIC (b2b), gestione dei rifiuti Nuovi settori critici: servizi postali e di corriere, fabbricazione, produzione e distribuzione di sostanze chimiche, produzione alimentare, fabbricazione industriale, fornitori di servizi digitali, ricerca. Questo ampliamento rispecchia la necessità di garantire una sicurezza informatica più estesa, coprendo oltre 80 tipologie di soggetti pubblici e privati. Quali sono i tempi da rispettare per essere conformi? A partire dal 1° dicembre 2024, tutti i soggetti coinvolti devono registrarsi sul portale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che funge da autorità di riferimento per l’applicazione della normativa. Questa fase di registrazione è solo il primo passo di un percorso di rafforzamento della sicurezza che continuerà nei mesi successivi. Gli obblighi relativi alla notifica degli incidenti e all’adozione di misure di sicurezza saranno introdotti gradualmente e definiti attraverso le decisioni del Direttore Generale di ACN, sulla base delle consultazioni settoriali. Le disposizioni complete sono attese entro il primo quadrimestre del 2025. Sarà previsto inoltre un periodo di implementazione differenziato: le aziende avranno 9 mesi per adeguarsi agli obblighi di notifica e 18 mesi per adottare le misure di sicurezza, a partire dalla data in cui sarà consolidato l’elenco dei soggetti NIS, fissata per aprile 2025. Da quel momento, prenderà il via un percorso coordinato per rafforzare la sicurezza informatica a livello nazionale. Gestione del rischio e responsabilità aziendale La gestione del rischio è uno degli elementi centrali della nuova normativa, che punta all’adozione di un approccio proattivo: non solo protezione delle reti, ma anche capacità di reagire rapidamente in caso di crisi. Un altro aspetto fondamentale è la responsabilità aziendale, che diventa ancora più stringente. Le imprese devono rispettare obblighi di comunicazione chiari e adottare misure di sicurezza per l’intera catena di fornitura.  Il mancato rispetto delle norme può comportare sanzioni significative, mentre la supervisione dell’ACN garantisce un monitoraggio costante per verificare la conformità. La tua azienda rientra tra i soggetti coinvolti?  Contattaci per una consulenza gratuita e scopri come possiamo supportarti ad essere conforme alla normativa.    Webeing