LECS alla RHC Conference 2025: Roberto Camerinesi parla della nuova frontiera dell’hacking satellitare

LECS sarà tra i protagonisti della RHC Conference 2025

  LECS sarà tra i protagonisti della RHC Conference 2025, l’evento di riferimento per il mondo della cybersecurity in Italia, organizzato da Red Hot Cyber e in programma a Roma il 9 e 10 maggio. Tra gli speaker ufficiali figura anche il nostro CTO Roberto Camerinesi, inventore della tecnologia LECS e punto di riferimento nella ricerca sulla sicurezza digitale, che salirà sul palco venerdì 9 maggio alle ore 18:00 con uno speech dal titolo: “Houston, abbiamo un problema! L’hacking satellitare: la prossima frontiera” In un’epoca in cui le infrastrutture spaziali diventano sempre più centrali per la vita quotidiana e per la sicurezza globale, Roberto porterà una riflessione concreta e tecnica sulle vulnerabilità dei sistemi satellitari e sulle nuove sfide che l’ecosistema cyber dovrà affrontare nei prossimi anni. Il suo intervento offrirà uno spaccato visionario ma pragmatico sul futuro della difesa cibernetica, in linea con la nostra missione: trasformare l’innovazione in protezione reale per aziende, infrastrutture e territori.  Consulta il programma completo dell’evento RHC Conference: dove l’innovazione incontra la sfida La RHC Conference è molto più di un evento: è un punto di convergenza per chi, come noi, vuole ridefinire gli standard della cybersecurity, affrontando senza paura le nuove frontiere del rischio digitale. Essere sul palco, accanto ai massimi esperti del settore, significa portare avanti la visione LECS con determinazione, credibilità e spirito pionieristico. Un appuntamento che vale la pena segnare in agenda Sarà un momento cruciale per confrontarsi con professionisti, decision maker e innovatori di tutto il panorama nazionale. Un’occasione per condividere idee, costruire nuove sinergie e ribadire con forza che la cybersecurity italiana può – e deve – ambire a un ruolo da protagonista nello scenario globale. Ci vediamo a Roma il 9 maggio per affrontare insieme la prossima sfida della cybersecurity. E se non potrai essere lì con noi, seguici sui nostri canali social per vivere da vicino il racconto dello speech, i momenti salienti dell’evento e le nuove frontiere che stiamo esplorando. La rivoluzione della sicurezza informatica è in corso.  E noi siamo in prima linea.   Webeing

Overfunding nella sottoscrizione: superato 1,5 mln di euro nel crowdfunding

soci lecs

Dopo aver lanciato un importante round ed avendo raggiunto l’obiettivo massimo da 1,5 milioni di euro di sottoscrizione, ora la tecnologia LECS accelera e prova a realizzare la scalata internazionale.   Siamo entusiasti di annunciare che Cyber Evolution, la nostra PMI innovativa nel settore della cybersecurity con sede ad Ascoli Piceno, ha recentemente concluso con successo un round di finanziamento con un obiettivo massimo di raccolta pari a 1,5 milioni di euro. Questa operazione finanziaria si è chiusa brillantemente, grazie alla partecipazione di investitori istituzionali, industriali e della nostra community, che hanno creduto nella nostra visione attraverso la campagna di crowdfunding lanciata su MamaCrowd dal 19 dicembre 2024 al 21 gennaio 2025. Questo traguardo rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la scalabilità della tecnologia LECS e accelerarne l’espansione sia a livello nazionale che internazionale. LECS è molto più di una soluzione di cybersecurity: è una vera e propria rivoluzione tecnologica. Abbiamo sviluppato un dispositivo unico nel suo genere, progettato per offrire una protezione efficace e automatizzata contro le minacce informatiche sempre più sofisticate. Grazie al nostro brevetto proprietario, ci posizioniamo come player chiave nel settore della sicurezza digitale, offrendo una tecnologia Plug & Play, dotata di algoritmi di intelligenza artificiale proprietari e funzionalità all-in-one che coprono prediction, detection, response e management. La nostra tecnologia è in piena compliance con le normative internazionali, perfettamente integrabile con altri sistemi di sicurezza IT e OT, ed è scalabile per PMI, grandi corporate e infrastrutture critiche. Il nostro percorso di crescita è stato supportato da importanti partner strategici, tra cui Forward Factory della rete CdP, Industrio Ventures e NanaBianca, e da diversi riconoscimenti internazionali che hanno confermato la validità della nostra soluzione. Grazie a una continua espansione commerciale, oggi LECS è installato in 12 nazioni e distribuito attraverso una rete di partner consolidata, servendo grandi corporate, multinazionali e pubbliche amministrazioni. Guardando al futuro, il nostro obiettivo è chiaro: diventare un punto di riferimento internazionale nel settore della cybersecurity. Con il nostro modello B2B indiretto, vogliamo rendere la sicurezza informatica accessibile al più ampio numero possibile di aziende e istituzioni, garantendo protezione, innovazione e affidabilità senza compromessi.   Tonino Celani: Orgoglio per il successo del crowdfunding e ambizioni internazionali “Sono davvero soddisfatto dal gran lavoro svolto dal nostro team in questi anni ed il successo ottenuto con il superamento dell’obiettivo massimo previsto per il crowdfunding è per noi da un lato motivo di orgoglio e dall’altro una grossa responsabilità nei confronti di chi ci ha dato fiducia credendo nel nostro progetto e nella nostra potenzialità di crescita nel breve periodo. Questo ci fa da stimolo e mi sento di ringraziare a nome della nostra società tutti coloro che hanno investito in noi. Ora, puntiamo continuare a migliorare i nostri prodotti rendendoli sempre più performanti, a rafforzare il team ed a sviluppare delle attività mirate per l’ampliamento della rete e per generare un significativo sviluppo commerciale andando così a migliorare il nostro posizionamento nel settore della cyber security. Vogliamo fermamente raggiungere l’obiettivo di portare il nostro LECS verso una dimensione internazionale; abbiamo il potenziale per farlo, considerando che attualmente la nostra tecnologia viene considerata tra le soluzioni di cyber security più all’avanguardia nel panorama mondale.”; queste le parole del nostro Presidente CdA e CEO, Tonino Celani. Pio Paoloni: Il crowdfunding come tappa verso nuovi traguardi di crescita Pio Paoloni, Vice Presidente CdA e CFO, aggiunge: “L’aumento di capitale realizzato con il Crowdfunding è senz’altro un passo importante per la nostra crescita, ma di certo non è un punto di arrivo, bensì è una tappa, io la considero un “bridge round” verso nuovi traguardi, senza porci dei limiti. Il nostro bplan prevede infatti una crescita significativa supportata da ottimi valori di ebtida e margini di redditività. Ringraziamo tutti gli investitori che hanno partecipando al round, ed in particolare gli acceleratori Industrio Ventures e Forward Factory della rete CDP, che per primi ci hanno dato fiducia già nel 2022. La scelta in questo round di coinvolgere inclusivamente investitori istituzionali, industriali e la community attraverso il crowdfunding è per noi un fattore strategico per creare valore condiviso e costruire un ecosistema forte e innovativo, in linea con la nostra mission”. Roberto Camerinesi: Innovazione continua e apertura di un centro di ricerca ad Ascoli Piceno “Siamo entusiasti di questa opportunità di crescita che ci permetterà di portare LECS verso nuovi modelli e funzionalità brevettabili, su cui già stiamo lavorando, per posizionarci tra le imprese leader di difesa cibernetica con una nuova tecnologia OEM NDR-DPI multispettro per 4.0 e 5.0. Il nostro programma di sviluppo, prevede anche che nel primo semestre 2025 apriremo un nostro centro di ricerca sulle minacce informatiche proprio ad Ascoli Piceno, con ampliamento della nostra sede e questo sarà un fiore all’occhiello sia per la nostra azienda che per il territorio. Potenzieremo il team di sviluppo e ricerca e ci avvarremo della collaborazione di prestigiose università, attraendo anche giovani talenti che potranno contribuire ad un futuro digitale più sicuro. LECS, mira sicuramente a ridefinire gli standard di sicurezza informatica attuali, rispondendo alle esigenze di un mondo sempre più connesso, complesso ed “esposto” ha dichiarato Roberto Camerinesi – CTO e Inventore della tecnologia LECS. Marco Camerinesi: Accelerazione dell’espansione strategica nei mercati chiave “Con le nuove risorse del round concluso da pochi giorni abbiamo la grande opportunità di accelerare le operazioni strategiche di espansione che abbiamo già avviato in diversi mercati chiave come l’Italia che è ovviamente quella più di prossimità ed all’estero, in aree ad alto potenziale in Europa ed in Sud America, dove tra l’altro siamo già presenti con diversi clienti. Il mercato della cyber security è sicuramente tra quelli con i trend di crescita più elevati con CAGR annui di circa il 15% ed un mercato globale potenziale di 240 Mld di € stimato al 2027. L’ampia validazione del mercato della nostra tecnologia LECS, supportata da una grandissima scalabilità applicativa su ambienti IT/OT, sono certo che ci consentirà di realizzare una forte espansione della nostra rete di partner tecnico commerciali in breve tempo e di

La nuova normativa europea NIS2: cosa cambia per la sicurezza informatica in Italia

normativa nis2

Dal 16 ottobre 2024 è entrato in vigore il decreto NIS (Network and Information Security), che ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza informatica di aziende e pubbliche amministrazioni in tutta Europa.  Scopriamo insieme quali sono le principali novità, chi è coinvolto e quali obblighi ne derivano per le aziende italiane. Obiettivi e nuovi obblighi della normativa La normativa NIS ha un obiettivo chiaro: elevare gli standard di sicurezza informatica, promuovendo una cooperazione efficace tra gli Stati membri e assicurando che le infrastrutture digitali siano pronte ad affrontare minacce sempre più sofisticate.  Rispetto al passato, la nuova versione amplia il campo d’azione, includendo un numero maggiore di settori e categorie di aziende considerate essenziali o strategiche. Ora, le imprese e le amministrazioni coinvolte devono adottare misure di sicurezza che coprano tutte le dimensioni della cyber security: riservatezza, integrità e disponibilità dei dati.  Inoltre, la normativa introduce un sistema di notifica più tempestivo per segnalare eventuali incidenti, così da favorire una risposta rapida e coordinata.  Un elemento di novità è anche la divulgazione coordinata delle vulnerabilità, che permette di affrontare in modo condiviso le minacce emergenti. Ambiti di applicazione e obblighi per le aziende La nuova normativa NIS amplia il suo raggio d’azione. comprendendo ora 18 settori totali rispetto agli 8 precedenti e distinguendo tra settori altamente critici e critici, ampliando notevolmente il suo campo d’azione: Settori altamente critici (già presenti e aggiornati): energia, trasporti, settore bancario, infrastrutture dei mercati finanziari, settore sanitario, acqua potabile, acque reflue, infrastrutture digitali. Nuovi settori altamente critici: spazio, gestione dei servizi TIC (b2b), gestione dei rifiuti Nuovi settori critici: servizi postali e di corriere, fabbricazione, produzione e distribuzione di sostanze chimiche, produzione alimentare, fabbricazione industriale, fornitori di servizi digitali, ricerca. Questo ampliamento rispecchia la necessità di garantire una sicurezza informatica più estesa, coprendo oltre 80 tipologie di soggetti pubblici e privati. Quali sono i tempi da rispettare per essere conformi? A partire dal 1° dicembre 2024, tutti i soggetti coinvolti devono registrarsi sul portale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che funge da autorità di riferimento per l’applicazione della normativa. Questa fase di registrazione è solo il primo passo di un percorso di rafforzamento della sicurezza che continuerà nei mesi successivi. Gli obblighi relativi alla notifica degli incidenti e all’adozione di misure di sicurezza saranno introdotti gradualmente e definiti attraverso le decisioni del Direttore Generale di ACN, sulla base delle consultazioni settoriali. Le disposizioni complete sono attese entro il primo quadrimestre del 2025. Sarà previsto inoltre un periodo di implementazione differenziato: le aziende avranno 9 mesi per adeguarsi agli obblighi di notifica e 18 mesi per adottare le misure di sicurezza, a partire dalla data in cui sarà consolidato l’elenco dei soggetti NIS, fissata per aprile 2025. Da quel momento, prenderà il via un percorso coordinato per rafforzare la sicurezza informatica a livello nazionale. Gestione del rischio e responsabilità aziendale La gestione del rischio è uno degli elementi centrali della nuova normativa, che punta all’adozione di un approccio proattivo: non solo protezione delle reti, ma anche capacità di reagire rapidamente in caso di crisi. Un altro aspetto fondamentale è la responsabilità aziendale, che diventa ancora più stringente. Le imprese devono rispettare obblighi di comunicazione chiari e adottare misure di sicurezza per l’intera catena di fornitura.  Il mancato rispetto delle norme può comportare sanzioni significative, mentre la supervisione dell’ACN garantisce un monitoraggio costante per verificare la conformità. La tua azienda rientra tra i soggetti coinvolti?  Contattaci per una consulenza gratuita e scopri come possiamo supportarti ad essere conforme alla normativa.    Alessio

Così l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la cyber security

Così l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la cyber security

Così l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la cyber security Come l’IA rivoluziona la cyber security L’intelligenza artificiale ha trasformato profondamente la sicurezza informatica, a partire dal tipo di approccio: si è passati da un approccio reattivo a uno proattivo, capace di anticipare le minacce prima che possano causare danni.  Grazie agli algoritmi di machine learning e deep learning, le nuove tecnologie possono analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, individuando modelli sospetti e comportamenti anomali che potrebbero preannunciare un attacco. Una delle caratteristiche più rilevanti dell’IA è la capacità di adattarsi e migliorare continuamente. Diversamente dai sistemi tradizionali, che si basano su regole predefinite, le soluzioni intelligenti imparano dai dati raccolti, affinando costantemente la loro capacità di riconoscere minacce emergenti.  Grazie agli algoritmi di Machine Learning (ML), l’IA può individuare minacce già conosciute e riconoscere nuovi vettori di attacco sofisticati che i sistemi tradizionali, basati su regole fisse, potrebbero non rilevare. Inoltre, l’analisi comportamentale gioca un ruolo fondamentale: questi sistemi sono in grado di costruire un profilo del traffico di rete segnalando automaticamente qualsiasi deviazione, rendendo possibile l’individuazione di attacchi sempre più sofisticati e in continua evoluzione. I vantaggi e le sfide dell’IA nella Cyber Security L’IA offre notevoli vantaggi ma anche alcune sfide. Analizziamo i principali benefici e ostacoli che questa tecnologia comporta: Analisi rapida dei dati: la capacità di elaborare grandi quantità di informazioni in frazioni di secondo offre un notevole vantaggio competitivo nella gestione delle minacce. I sistemi intelligenti possono monitorare costantemente una rete, individuando comportamenti anomali che potrebbero sfuggire all’analisi umana, riducendo così i tempi di risposta agli incidenti e limitando i danni. Automazione delle risposte: le tecnologie avanzate possono attivare protocolli di sicurezza in modo autonomo, bloccando o isolando una minaccia senza bisogno di intervento umano immediato. Questo riduce il margine di errore e velocizza la risoluzione degli incidenti. Gestione dei falsi positivi: uno dei principali ostacoli è rappresentato dai falsi positivi. Algoritmi eccessivamente sensibili possono segnalare come minacce attività che sono, in realtà, innocue, generando allarmi inutili e aumentando i costi operativi. Sicurezza dei sistemi AI: la protezione delle tecnologie intelligenti è fondamentale. Se compromessi, questi sistemi possono diventare bersagli per attacchi sofisticati, influenzando i dati di addestramento o le decisioni prese dagli algoritmi. Come bilanciare l’innovazione con la gestione del rischio Integrare l’intelligenza artificiale nella cyber security porta con sè enormi potenzialità, ma richiede anche un approccio equilibrato che consideri i rischi associati. Risulta quindi imprescindibile una pianificazione accurata e una valutazione costante delle vulnerabilità.  Ad esempio, le simulazioni di scenari di attacco sono un metodo efficace per testare la capacità di risposta del sistema senza mettere in pericolo la rete aziendale. Un altro aspetto cruciale è la formazione continua del personale.  Gli esperti di cyber security devono essere in grado di interpretare correttamente i dati forniti dall’AI e di prendere decisioni strategiche basate sulle informazioni ottenute. Questo richiede un investimento in programmi di formazione e aggiornamento, per garantire che il team di sicurezza sia sempre pronto ad affrontare le minacce emergenti. Gli specialisti devono poter contare su strumenti di IA configurati per adattarsi ai cambiamenti nelle strategie aziendali, senza causare ritardi operativi o blocchi imprevisti. Solo con un approccio coordinato che considera le esigenze operative dell’azienda e i rischi potenziali è possibile sfruttare appieno le capacità dell’intelligenza artificiale, ottenendo una protezione efficace senza compromettere l’efficienza aziendale. In conclusione l’intelligenza artificiale sta ridefinendo la cyber security, offrendo strumenti innovativi per affrontare le minacce informatiche in modo più efficace e tempestivo. Sicuramente nei prossimi anni vedremo algoritmi di IA sempre più avanzati e senza precedenti. Al contempo, la collaborazione tra enti pubblici e privati diventerà cruciale per affrontare le sfide di sicurezza informatica a livello globale: condividere le informazioni sulle minacce e sviluppare standard di sicurezza unificati sarà fondamentale per costruire una difesa collettiva efficace. Ti piacerebbe scoprire cosa si può fare oggi con l’intelligenza artificiale? Contattaci e richiedi una demo gratuita con i nostri esperti.     Roberto CamerinesiRicercatore appassionato di sicurezza informatica. Certificato eCCPT, eNDP, Sophos. Sviluppatore ed hacker etico, con la missione di estendere la CyberSecurity ovunque. Ideatore del progetto LECS.

Caso di successo: Simar potenzia la sua sicurezza informatica con LECS

Simar_caso di successo

LECS Enterprise 2.0 fornisce una protezione completa e senza interruzioni.   Simar Srl è un’azienda leader con esperienza trentennale in serramenti in PVC che unisce maestria artigianale e tecnologie.   Qual era il problema riscontrato? L’Azienda, come si può immaginare, tratta dati sensibili dei suoi clienti e si è trovata a dover gestire situazioni in cui l’esposizione degli stessi avrebbe provocato rischi sia dal punto di vista finanziario che reputazionale. Simar era, dunque, alla ricerca di una soluzione in grado di semplificare il processo di analisi e di difesa da eventuali minacce esterne. In che modo LECS ha contribuito a dare una soluzione? La soluzione offerta da Lecs è stata quella di proteggere i dati sensibili con strumenti che potessero non soltanto classificare ma anche anonimizzare gli elementi sensibili specifici, all’interno di ciascun dato. Il prodotto che calzava perfettamente con le esigenze di Simar è stato il Lecs Enterprise 2.0, un device versatile e con più potenza. Installabile all’interno del proprio armadio Rack o ambienti OT. Lecs enteprise 2.0, nello specifico è composto da un motore di detection, il quale analizza il traffico, i movimenti interni e tutto ciò che arriva dall’esterno. Una volta rilevata un’anomalia, la classifica in base all’impatto sulla rete. Nel caso in cui la minaccia sia pericolosa per i dati presenti nel sistema analizzato, LECS interviene progressivamente neutralizzando la minaccia, tramite una particolare procedura, brevettata. In questo modo, il rischio è diminuito garantendo, inoltre, sicurezza per la privacy dei clienti, seguendo gli standard alle normative europee e internazionali sul trattamento dati. I risultati raggiunti e i benefici ottenuti Come ci racconta lo stesso Samuel Marra, Responsabile dell’Area ICT di Simar: Grazie al profondo livello di analisi/difesa, all’estremo dettaglio e agli ottimi e intuitivi grafici, siamo riusciti a potenziare la nostra infrastruttura in ambito cyber security. Il sistema di alerting, che all’inizio può sembrare invasivo, in realtà è utilissimo ed è lo specchio di un sistema efficiente che spinge l’area ICT ad effettuare costante analisi e di conseguenza a proteggersi in modo ancora più importante. LECS è un grande prodotto per le aziende delle nostre dimensioni. Analizziamo insieme la tua sfida. Prenota una DEMO gratuita. Contattaci       Alessio

GDPR: come garantire la conformità normativa e la sicurezza dei dati della tua azienda.

gdpr compliance

Le normative internazionali, come il GDPR (General Data Protection Regulation) e gli standard ISO (International Organization for Standardization), sono diventate una parte essenziale del panorama della sicurezza informatica.  Garantire la conformità a queste normative non solo migliora la sicurezza generale dei dati, ma è anche fondamentale per evitare pesanti sanzioni e mantenere la fiducia dei clienti. Ma come si può garantire che l’infrastruttura della tua azienda sia sicura e conforme a queste normative?  L’Importanza della conformità normativa per la sicurezza informatica Con l’aumento degli attacchi informatici e delle violazioni dei dati, molte organizzazioni sono obbligate a migliorare i propri sistemi di sicurezza. Tuttavia, oltre all’adozione di tecnologie avanzate, la conformità normativa è diventata un requisito fondamentale. Normative come il GDPR in Europa, il CCPA (California Consumer Privacy Act) negli Stati Uniti e gli standard ISO per la sicurezza informatica (ad esempio, ISO/IEC 27001) sono progettati per garantire che le aziende adottino misure di protezione appropriate per i dati personali e sensibili. Il GDPR, entrato in vigore nel maggio 2018, impone alle aziende che operano in Europa, o che trattano dati personali di cittadini europei, di adottare misure rigorose per proteggere le informazioni sensibili e garantire i diritti degli utenti. La mancata conformità al GDPR può comportare sanzioni fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuo globale dell’azienda, a seconda di quale sia maggiore. Questo dimostra quanto sia cruciale per le imprese garantire la sicurezza dei dati per evitare conseguenze legali e finanziarie. Inoltre, essere conformi implica non solo la protezione contro gli attacchi esterni, ma anche la gestione dei dati interni, la governance e la trasparenza nella raccolta, conservazione e utilizzo delle informazioni personali. ISO 27001: lo standard per la gestione della sicurezza delle informazioni Lo standard ISO/IEC 27001 stabilisce i requisiti per un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS). Questo standard internazionale fornisce alle organizzazioni una struttura solida per identificare, gestire e ridurre i rischi relativi alla sicurezza delle informazioni. Aderire a ISO 27001 è particolarmente utile per le aziende che desiderano dimostrare il proprio impegno verso la protezione dei dati e la gestione responsabile delle informazioni. Protezione avanzata dei dati: ciò include la crittografia, l’anonimizzazione e il controllo degli accessi. Riduzione del rischio di sanzioni: consente all’azienda di operare in un ambiente più sicuro dal punto di vista legale. Maggiore fiducia da parte dei clienti: quando i clienti sanno che un’azienda protegge i loro dati e rispetta le normative vigenti, la fiducia nei confronti dell’organizzazione aumenta, portando a un miglioramento della reputazione e della fidelizzazione. Vantaggio competitivo: dimostrare la conformità alle normative può offrire un vantaggio competitivo, distinguendo l’azienda dai concorrenti. Implementare in azienda soluzioni conformi alla normativa può risultare un compito molto complesso, ma con il supporto di tecnologie brevettate è possibile essere delle realtà compliance al 100%. Per questo è stata progettata LECS (Logical Endpoint Cyber Security): per proteggere i dati aziendali, garantendo la conformità alle normative internazionali.  L’architettura di LECS, basata su tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning, consente alle aziende di monitorare continuamente l’infrastruttura IT e di rispondere proattivamente alle minacce in tempo reale. Ma come può LECS aiutare specificamente le aziende a rispettare le normative in materia di protezione dei dati? Protezione della riservatezza dei dati e monitoraggio continuo Una delle principali aree di conformità normativa è la protezione della riservatezza dei dati. LECS utilizza tecnologie di crittografia avanzata per garantire che i dati sensibili siano sempre protetti. La crittografia end-to-end garantisce che solo gli utenti autorizzati possano accedere alle informazioni, riducendo il rischio di accessi non autorizzati e violazioni dei dati.  Un altro requisito critico imposto dalle normative, in particolare dalla ISO 27001, è il monitoraggio continuo delle infrastrutture IT per rilevare e prevenire eventuali violazioni o incidenti di sicurezza. LECS, grazie alla sua architettura basata sull’intelligenza artificiale, monitora costantemente tutte le attività di rete e identifica comportamenti sospetti in tempo reale. Questo monitoraggio proattivo consente di prevenire violazioni dei dati prima che possano causare danni significativi. In caso di minacce rilevate, LECS interviene immediatamente con azioni automatiche di risposta. Integrità dei dati e prevenzione della perdita di informazioni LECS offre inoltre funzionalità avanzate di backup e ripristino. Le aziende sono tenute a mantenere copie sicure dei dati e a testare regolarmente le procedure di ripristino per garantire che le informazioni possano essere recuperate rapidamente in caso di perdita o violazione. LECS esegue backup regolari e automatici dei dati critici, permettendo alle aziende di ripristinare le informazioni in modo rapido ed efficiente, un aspetto cruciale per la conformità sia al GDPR che agli standard ISO. Audit e reportistica per la conformità normativa Oltre a proteggere i dati, le aziende devono essere in grado di dimostrare la propria conformità durante gli audit interni ed esterni. LECS fornisce strumenti di reportistica avanzata, permettendo alle aziende di generare report dettagliati sulle attività di sicurezza, sui tentativi di accesso e sugli incidenti rilevati. Questi report sono essenziali per dimostrare la conformità alle autorità di regolamentazione e per rispondere prontamente alle richieste di audit. La conformità normativa non è solo una questione legale, ma è un pilastro essenziale della sicurezza informatica. Normative come il GDPR e gli standard ISO/IEC 27001 impongono alle aziende di adottare misure rigorose per proteggere i dati sensibili e garantire la sicurezza delle informazioni. LECS rappresenta una soluzione completa che consente alle aziende di rispettare queste normative, proteggendo al contempo i loro dati in modo efficace. Dalla crittografia avanzata al monitoraggio continuo, dalla gestione degli incidenti alla reportistica, LECS aiuta le organizzazioni a migliorare la loro sicurezza e a dimostrare la loro conformità in ogni fase del processo. Per ulteriori informazioni su come LECS può aiutare la tua azienda a implementare una strategia di conformità normativa solida e sicura, approfondisci tutte le tecnologie LECS e richiedi la tua demo.   Alessio

Quali sono gli standard che definiscono la sicurezza della tua azienda?

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Nell’era della digitalizzazione, la sicurezza informatica è diventata una priorità strategica per le aziende di tutte le dimensioni. Con la crescente sofisticazione delle minacce informatiche, proteggere i dati sensibili e le infrastrutture aziendali è essenziale non solo per prevenire attacchi, ma anche per mantenere la fiducia dei clienti e garantire la continuità operativa. Gli standard di sicurezza informatica, come gli standard ISO e quelli definiti dal NIST (National Institute of Standards and Technology), forniscono un quadro di riferimento solido per guidare le aziende nella protezione delle proprie risorse digitali. Implementare questi standard non solo protegge l’integrità dei dati aziendali, ma aiuta anche a garantire la conformità normativa, ridurre i rischi operativi e aumentare la resilienza organizzativa. Approfondiamoli insieme.  Introduzione agli standard ISO, NIST e PCI-DSS ISO/IEC 27001: gestione della sicurezza delle informazioni Uno degli standard più importanti per la sicurezza delle informazioni è l’ISO/IEC 27001, parte della famiglia di standard ISO 27000.  Questo standard internazionale specifica i requisiti per la creazione, implementazione, mantenimento e miglioramento continuo di un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS). L’ISMS è una struttura di politiche e procedure che include tutti i controlli legali, fisici e tecnici coinvolti nei processi di gestione del rischio informatico. Implementare l’ISO/IEC 27001 offre numerosi vantaggi, tra cui: Protezione dei dati sensibili Continuità operativa Conformità normativa. Una delle caratteristiche fondamentali dell’ISO/IEC 27001 è il suo approccio basato sul rischio. L’azienda deve identificare le risorse critiche, valutare i rischi associati e implementare misure di controllo appropriate per mitigare tali rischi. Questo processo aiuta a garantire che la sicurezza informatica sia gestita in modo proattivo, piuttosto che reattivo, e che sia integrata nelle strategie aziendali a lungo termine. NIST Cybersecurity Framework Negli Stati Uniti, il NIST Cybersecurity Framework è uno degli standard più utilizzati per la gestione della sicurezza informatica e offre linee guida per aiutare le organizzazioni a identificare e gestire i rischi relativi alla sicurezza informatica. Il framework del NIST si basa su 5 funzioni principali: Identify: identificare le risorse e le vulnerabilità aziendali per comprendere meglio i rischi associati. Protect: implementare misure di protezione per ridurre l’impatto di potenziali attacchi. Detect: capacità di monitorare e rilevare tempestivamente gli incidenti di sicurezza. Respond: definisce le modalità di risposta agli attacchi per minimizzare i danni. Recover: ripristino delle attività e la riduzione dei tempi di inattività. Il NIST Cybersecurity Framework è particolarmente apprezzato per la sua flessibilità: progettato per adattarsi a organizzazioni di qualsiasi dimensione e settore, ed è quindi utilizzato da grandi imprese, PMI e organizzazioni governative.  Un altro vantaggio chiave è che il framework NIST è altamente scalabile, permettendo alle aziende di sviluppare un programma di sicurezza informatica in base alla maturità e alle esigenze specifiche della loro infrastruttura. PCI-DSS: sicurezza dei pagamenti digitali Un altro standard critico per molte aziende, in particolare nel settore e-commerce e nei servizi finanziari, è il PCI-DSS (Payment Card Industry Data Security Standard). Questo standard stabilisce requisiti di sicurezza per proteggere le informazioni delle carte di pagamento e prevenire le frodi. Il PCI-DSS si applica a tutte le organizzazioni che elaborano, trasmettono o memorizzano dati relativi alle carte di credito. Le principali misure richieste dal PCI-DSS includono: Crittografia dei dati sensibili Controllo degli accessi Monitoraggio continuo Il mancato rispetto del PCI-DSS può portare a gravi sanzioni finanziarie, oltre alla perdita di fiducia dei clienti. Per questo, conformarsi a questo standard è essenziale per garantire la sicurezza delle informazioni finanziarie. Come Implementare gli standard per massimizzare la sicurezza Implementare gli standard di sicurezza nelle infrastrutture aziendali può sembrare un compito complesso, ma seguire un approccio strutturato può semplificare il processo e garantire che la sicurezza informatica sia gestita in modo efficace. 1 – Valutazione dei rischi e Gap Analysis Il primo passo per implementare uno standard di sicurezza è eseguire una valutazione dei rischi. Questo processo prevede l’identificazione delle risorse critiche dell’azienda, la valutazione dei potenziali rischi e vulnerabilità, e la determinazione delle minacce specifiche che potrebbero compromettere la sicurezza. Una volta identificati i rischi, è importante condurre una gap analysis, ovvero una valutazione per confrontare lo stato attuale della sicurezza aziendale con i requisiti degli standard di sicurezza da implementare. Questo aiuta a identificare le aree che richiedono miglioramenti e definire le priorità per gli interventi di sicurezza. 2 – Sviluppo di politiche e procedure di sicurezza Il passo successivo consiste nello sviluppare politiche e procedure di sicurezza allineate agli standard di sicurezza scelti. Queste politiche devono definire chiaramente i ruoli e le responsabilità del personale, le procedure per gestire le informazioni sensibili, le modalità di risposta agli incidenti di sicurezza e le strategie di backup e ripristino. Le procedure devono anche coprire aspetti chiave come: Controllo degli accessi: definire chi ha accesso a quali risorse e implementare meccanismi come l’autenticazione multifattore per garantire la sicurezza. Gestione delle vulnerabilità: implementare un sistema di gestione delle patch per garantire che tutti i sistemi e le applicazioni siano aggiornati contro le vulnerabilità conosciute. Formazione e consapevolezza: creare programmi di formazione continua per sensibilizzare il personale sui rischi di sicurezza informatica e sulle best practice per prevenirli. 3 – Utilizzo di soluzioni tecnologiche per automatizzare la sicurezza L’adozione di strumenti tecnologici avanzati può facilitare l’implementazione degli standard di sicurezza, per analizzare grandi quantità di dati per identificare minacce avanzate che potrebbero passare inosservate con strumenti di sicurezza tradizionali. Anche i sistemi di monitoraggio continuo e di gestione degli endpoint sono fondamentali per proteggere l’infrastruttura IT aziendale e garantire la conformità agli standard di sicurezza. Questi strumenti consentono di monitorare in tempo reale l’attività degli utenti e dei dispositivi, prevenendo accessi non autorizzati e mitigando le minacce prima che causino danni. 4 – Verifiche e audit di sicurezza Per garantire che l’azienda rimanga conforme agli standard di sicurezza implementati, è essenziale eseguire regolari verifiche interne e audit esterni. Le verifiche interne aiutano a valutare l’efficacia delle politiche di sicurezza e a identificare eventuali punti deboli o aree di miglioramento. Gli audit esterni, condotti da terze parti, offrono una valutazione indipendente e sono spesso richiesti per

I 3 pilastri della sicurezza informatica: la triade CIA

triade della CIA

Nel panorama odierno della sicurezza informatica esistono dei pilastri fondamentali che è essenziale comprendere per proteggere gli asset digitali di organizzazioni e aziende dalle minacce informatiche.  Per assicurare una corretta gestione della sicurezza dei dati informatici, nell’ambito della Cyber Security, esistono tre principi, comunemente noti come la  triade CIA, che sono: confidenzialità, integrità e disponibilità. Essi si riferiscono ai 3 principali obiettivi della crittografia e dei sistemi sicuri, e guidano non solo le politiche e le pratiche di salvaguardia, ma servono anche come criteri di valutazione per qualsiasi sistema di sicurezza. Il concetto della triade CIA orienta quindi le strategie di sicurezza informatica, assicurando la protezione delle informazioni contro eventuali minacce di violazione dei dati. Vediamoli nel dettaglio. Confidentiality (Riservatezza) La riservatezza riguarda la protezione delle informazioni contro gli accessi non legittimi. Garantire la riservatezza significa assicurarsi che solo le persone autorizzate possano accedere ai dati sensibili, proteggendo la privacy degli utenti.  Per un’azienda, una violazione della riservatezza può comportare gravi conseguenze legali e danni alla reputazione, oltre a perdite finanziarie significative. Per garantire la riservatezza occorre adottare delle tecniche specifiche come l’utilizzo di una crittografia avanzata, il controllo degli accessi e il monitoraggio per rilevare e bloccare rapidamente gli accessi non autorizzati. Integrity (Integrità) L’integrità si riferisce alla precisione e alla completezza delle informazioni: garantire l’integrità significa assicurarsi che i dati non vengano alterati o danneggiati in modo non autorizzato, assicurando informazioni accurate e affidabili. Le decisioni aziendali si basano su dati corretti, quindi qualsiasi compromissione dell’integrità può portare a decisioni errate e dannose. Inoltre, mantenere l’integrità dei dati è cruciale per conformarsi alle normative e agli standard di sicurezza. Le tecniche per garantire l’integrità comprendono l’hashing (ovvero il controllo degli hash, rappresentazione univoca dei dati generata dagli algoritmi), il controllo delle versioni per tracciare tutte le modifiche apportate ai dati e l’utilizzo di checksum, per rilevare e correggere eventuali errori nei dati durante la trasmissione.  Mantenere l’integrità dei dati è un compito continuo e richiede una costante vigilanza e aggiornamento delle misure di sicurezza. Solo così si può garantire che le informazioni aziendali siano protette e affidabili. Availability (Disponibilità) La disponibilità riguarda l’accesso affidabile e tempestivo alle informazioni e ai sistemi quando necessario, per assicurarsi che i sistemi e i dati siano accessibili agli utenti autorizzati in qualsiasi momento, ma non solo: la disponibilità è critica per le operazioni aziendali.  Eventuali interruzioni possono portare a perdite significative di produttività e di reddito, oltre a compromettere la fiducia dei clienti.  Per garantire la disponibilità risulta utile implementare soluzioni di ridondanza e failover per garantire la continuità operativa, eseguire regolari backup e utilizzare soluzioni di mitigazione degli attacchi DDoS per proteggere i sistemi dalle interruzioni causate da traffico malevolo.  I concetti di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati sono strettamente legati tra loro e la progettazione di un sistema di sicurezza dei dati richiede che vengano considerati in modo integrato. Integrando questi principi nelle politiche e nelle pratiche di sicurezza, le aziende possono proteggere efficacemente l’accesso ai loro dati contro una vasta gamma di minacce informatiche. Alcune delle soluzioni possono comprendere l’utilizzo di firewall, antivirus, crittografia dei dati, sistemi di autenticazione a due fattori e altre misure di sicurezza. Se desideri maggiori informazioni su come proteggere i dati della tua azienda e lavorare senza preoccupazioni, ti invitiamo a contattarci. I nostri esperti in sicurezza informatica saranno lieti di fornirti consulenza personalizzata e individuare le soluzioni più adatte alle esigenze della tua azienda.  Non lasciare che i tuoi dati aziendali siano esposti a rischi, contattaci oggi stesso per proteggere la tua attività.   Alessio

Best Practice: 5 attività fondamentali per la sicurezza informatica

LECS - 5 attività fondamentali per la sicurezza informatica

In un’epoca in cui le minacce informatiche sono in continua evoluzione e sempre più sofisticate, la sicurezza informatica è diventata una priorità assoluta per le aziende di ogni dimensione. Gli attacchi cyber possono causare danni devastanti, compromettendo dati sensibili, interrompendo le operazioni aziendali e danneggiando la reputazione di un’organizzazione. Per affrontare efficacemente queste sfide, è essenziale adottare un approccio proattivo e sistematico alla sicurezza informatica. In questo articolo, esploreremo cinque attività fondamentali per migliorare la sicurezza informatica della tua azienda. Dall’identificazione delle minacce all’implementazione di misure di sicurezza avanzate, queste best practice ti aiuteranno a proteggere i tuoi asset digitali e a garantire la continuità operativa.  Scopriamo insieme come mettere in atto una strategia di sicurezza robusta ed efficace. Identificazione delle minacce Il primo passo è quello di identificare la tipologia di minacce contro la sicurezza informatica e l’integrità dei tuoi dati aziendali. Tra le minacce più comuni troviamo: Malware: software malevolo progettato per danneggiare, disturbare o ottenere accesso non autorizzato a sistemi informatici. Esempi pratici includono i virus, i trojan horse e i ransomware, come il famoso WannaCry, che ha criptato i dati di numerose organizzazioni richiedendo un riscatto per la decriptazione. Phishing: tecnica di ingegneria sociale che mira a ingannare gli utenti per ottenere informazioni sensibili, come credenziali di accesso e dati finanziari. Un esempio è l’email fraudolenta che sembra provenire da una banca e richiede agli utenti di aggiornare le proprie informazioni di sicurezza. Attacchi DoS (Denial of Service): attacchi che mirano a rendere un servizio o una rete inaccessibile sovraccaricando il sistema con traffico falso. L’attacco Mirai botnet del 2016 ha colpito grandi siti web come Twitter e Reddit, interrompendo i servizi per milioni di utenti. Insider Threats: minacce provenienti dall’interno dell’organizzazione, come dipendenti attuali o ex-dipendenti che abusano del loro accesso per danneggiare l’azienda. Un esempio noto è il caso di Edward Snowden, che ha divulgato informazioni riservate della NSA. Strumenti e tecniche per la rilevazione delle minacce Per rilevare le minacce, le aziende possono utilizzare una combinazione di strumenti software e tecniche analitiche, tra cui: IDS (Intrusion Detection Systems): Sistemi che monitorano il traffico di rete per individuare attività sospette o anomale.  Analisi dei log: Revisione dei file di log generati dai sistemi e dalle applicazioni per identificare pattern sospetti. SIEM (Security Information and Event Management): Sistemi che raccolgono e analizzano i dati di sicurezza da diverse fonti per fornire una visione centralizzata delle attività di sicurezza.    Valutazione delle vulnerabilità Le valutazioni delle vulnerabilità sono essenziali per identificare e correggere le falle di sicurezza prima che possano essere sfruttate dagli aggressori. Questo processo include: Scansioni di vulnerabilità: utilizzo di strumenti automatizzati per scansionare le reti e identificare le vulnerabilità conosciute. Patch management: aggiornamento regolare dei software per correggere le vulnerabilità scoperte.  Valutazioni manuali: coinvolgimento di esperti di sicurezza per eseguire valutazioni dettagliate e test di penetrazione mirati.   Formazione del personale: un aspetto spesso sottovalutato La formazione continua del personale è cruciale per riconoscere e segnalare le minacce potenziali. Le attività che possono essere intraprese sono programmi di formazione sulla sicurezza, volti a educare i dipendenti sulle minacce informatiche e sulle best practice di sicurezza.  Inoltre avere delle procedure chiare per segnalare attività sospette o incidenti di sicurezza aiuta a creare una cultura aziendale che incoraggi una supervisione di tutti i dipendenti. Così facendo si aumenta la rapidità di risposta alle minacce.   L’implementazione di misure di sicurezza efficaci Per costruire una solida difesa informatica, le aziende devono partire dalle misure di sicurezza di base, che includono: Password forti: può sembrare una banalità, ma spesso ci si trova a ricevere degli attacchi informatici per via di password molto deboli. È necessario utilizzare combinazioni complesse di lettere, numeri e simboli, e cambiarle regolarmente. Ovviamente una password come “P@ssw0rd!2024” è molto più sicura di “password123”. Autenticazione multi-fattore (MFA): Implementare un secondo livello di verifica, come l’autenticazione tramite SMS o app di autenticazione, riduce significativamente il rischio di accessi non autorizzati. Aggiornamenti regolari del software: mantenere tutti i sistemi e le applicazioni aggiornati per proteggerli dalle vulnerabilità note. Automatizzare gli aggiornamenti può assicurare che non vengano trascurati.   Oltre a queste misure di base, le aziende dovranno adottare soluzioni tecnologiche avanzate per proteggere proattivamente i loro asset, come firewall di ultima generazione e crittografia end-to-end, integrati negli ultimi anni da sofisticati sistemi intelligenti di monitoraggio e risposta che risultano cruciali per rispondere automaticamente alle minacce. Oggi, l’utilizzo di algoritmi avanzati di intelligenza artificiale e machine learning riescono a supportare le aziende in maniera estremamente efficace nel rilevare in tempo reale il comportamento della rete. Non solo: l’innovazione tecnologica ha portato alla realizzazione di strumenti che possono eseguire azioni di mitigazione automatica in risposta a minacce rilevate, come isolare un dispositivo compromesso dalla rete. LECS ne è l’esempio per eccellenza: progettato per rispondere rapidamente agli attacchi senza intervento umano. Gli attacchi informatici sono all’ordine del giorno: infatti, se da un lato l’AI contribuisce a gestire gli attacchi, quest’ultimi diventano ancora più complessi e potrebbero mettere a dura prova anche le infrastrutture più compatte.   Essere resilienti è l’antidoto Buona regola vuole che vengano effettuati test regolari e simulazioni di attacchi. Questi test includono: Penetration Testing: coinvolgi esperti di sicurezza per tentare di penetrare le difese aziendali utilizzando tecniche simili a quelle degli hacker. Questo aiuta a identificare punti deboli che potrebbero essere sfruttati. Simulazioni di attacchi: esecuzione di scenari di attacco simulati per valutare la prontezza della risposta dell’azienda. Ad esempio, simulare un attacco phishing per testare la consapevolezza del personale e le procedure di risposta.   Attraverso l’adozione di queste best practice, le aziende possono non solo migliorare la loro sicurezza informatica, ma anche ottenere un vantaggio competitivo, ridurre i costi operativi e proteggere la propria reputazione. La sicurezza informatica non è un’opzione, ma una necessità fondamentale per il successo e la sostenibilità nel panorama digitale moderno. Non lasciare la sicurezza della tua azienda al caso: se hai dubbi contattaci. Alessio

Il panorama della sicurezza informatica in Italia: sfide e risvolti del 2023

clusit

Nell’ultimo anno, l’Italia ha assistito a un’escalation nel panorama della sicurezza informatica, segnata da una serie di sfide e risvolti che richiamano l’attenzione di imprese, istituzioni e cittadini. Il Rapporto CLUSIT 2024 offre una panoramica dettagliata e riflessioni critiche su questi sviluppi, ponendo le basi per un dibattito nazionale sul futuro della cyber sicurezza. Un panorama inquietante I dati del 2023 sono peggiori rispetto agli anni precedenti, con l’Italia protagonista negativa di questo trend in peggioramento. Un aumento impressionante degli incidenti gravi, evidenzia una crescente esposizione del Paese agli attacchi informatici. Si sottolinea per di più che vanno oltre il semplice ambito tecnologico, impattando profondamente sulla società, l’economia e la geopolitica.     Competenze digitali e investimenti: l’Italia è in ritardo Un dato preoccupante emerge dall’indice DESI della Commissione Europea: l’Italia è arretrata in termini di competenze digitali, posizionandosi quartultima tra i paesi europei. Anche gli investimenti in cyber sicurezza sono insufficienti rispetto agli standard europei e internazionali, evidenziando la necessità di un impegno maggiore e di politiche innovative per affrontare queste sfide. La risposta ai cyber attacchi: verso una nuova fase Il conflitto tra Russia e Ucraina, insieme ad altre tensioni geopolitiche, ha portato a una nuova fase di guerra cibernetica diffusa. L’Italia, nel 2023, ha subito un incremento del 65% degli attacchi rilevati, segno che il Paese rappresenta un bersaglio facile per gli attaccanti. La situazione richiede un rafforzamento delle misure di prevenzione e protezione a tutti i livelli. Le principali minacce e le risposte del settore Il Rapporto CLUSIT 2024 analizza in dettaglio le principali minacce del panorama cyber, dall’aumento del cybercrime finanziario, passando per gli attacchi al settore sanitario, fino all’evoluzione della sicurezza legata all’identità digitale e l’importanza dell’intelligenza artificiale nel rafforzare le difese. Verso un futuro di maggiore sicurezza L’aumento degli incidenti di sicurezza informatica in Italia è un campanello d’allarme che non può più essere ignorato. È fondamentale che le istituzioni, le imprese e i cittadini collaborino per sviluppare una cultura della sicurezza più forte e resiliente, investendo in formazione, tecnologie avanzate e politiche innovative. Solo così sarà possibile affrontare con successo le sfide del presente e del futuro nel campo della sicurezza informatica. Alessio